La città di Milano si unisce al dolore della famiglia di Giulia Tramontano, la giovane di 29 anni incinta di sette mesi uccisa dal suo fidanzato a Senago. In segno di lutto e vicinanza, il presidente Attilio Fontana e la Giunta regionale hanno deciso di posizionare la panchina rossa della Regione Lombardia all’ingresso istituzionale di Palazzo Lombardia in via Restelli. La panchina è il simbolo del contrasto alla violenza sulle donne e verrà spostata nel centro della piazza Città di Lombardia a partire da domani e per tutta la settimana.
Nel frattempo, a Sant’Antimo in provincia di Napoli, si terranno i funerali della giovane. La cerimonia si terrà nella parrocchia di Santa Lucia alle 15 e sarà strettamente privata, con la presenza dei genitori, dei fratelli, dei parenti e degli amici di Giulia. Il comune di Sant’Antimo e quello di Senago hanno dichiarato il lutto cittadino in memoria della giovane e del suo bimbo.
L’autopsia sul corpo di Giulia ha rivelato che potrebbe essere morta dissanguata “in pochi minuti”. La ragazza è stata colpita sorprendendola alle spalle con un profondo taglio al collo che ha reciso carotide, giugulare e trachea. Il fidanzato ha poi infierito sull’arteria sotto la clavicola, colpendola “almeno 37 volte”. Il delitto, secondo la procura, è stato premeditato, in quanto il fidanzato ha tentato di bruciare il corpo prima con dell’alcol, poi con della benzina.
La morte di Giulia è un’altra triste testimonianza della violenza sulle donne, un fenomeno che non conosce confini geografici o sociali. È importante che istituzioni e società si uniscano per contrastare questo fenomeno e per garantire alle donne una vita libera dalla violenza. La panchina rossa della Regione Lombardia è un simbolo importante in questo senso e dovrà essere ricordata e rispettata da tutti.