Un nuovo processo si è aperto sabato 10 giugno a Bergamo contro un hater del giornalista di Repubblica Paolo Berizzi. L’imputato, un uomo di 57 anni di Bussolengo (Verona), è accusato di minacce e stalking nei confronti del giornalista bergamasco, già vittima in passato di atti persecutori e intimidazioni.

L’hater utilizzava un account Instagram sul quale ha rivolto minacce a Berizzi per mesi. Tra le frasi incriminate, il cinquantasettenne minacciava il giornalista di “dargli fuoco e annientarlo con le armi” e affermava che “contro voi fascisti rossi serve solo armi e pugno duro”.

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana si è costituita parte civile accanto a Berizzi. Questo è il secondo processo su 16 procedimenti aperti in varie procure italiane per minacce e diffamazione aggravata. In questo caso è contestato anche lo stalking.

Questo ennesimo episodio dimostra ancora una volta l’importanza di tutelare la libertà di stampa e di espressione, fondamentali per una società democratica e civile. È necessario che le istituzioni e la società tutta si impegnino a combattere l’odio e la violenza verbale online, che spesso sfociano in atti concreti di intimidazione e minaccia. Solo così potremo garantire un clima sereno e rispettoso per tutti i cittadini e i professionisti che svolgono la loro attività con onestà e impegno.

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