Furti di rame: il caso di Casei Gerola

I furti di rame continuano a essere un problema in Italia, come dimostra l’episodio avvenuto nel cimitero di Casei Gerola, denunciato alla Stazione dei carabinieri dall’Ufficio tecnico del Comune. Nella notte tra sabato 3 e domenica 4 giugno, ignoti ladri hanno rubato gronde e pluviali di rame, per un bottino il cui valore non è ancora stato quantificato.

Si tratta probabilmente dell’opera di una banda specializzata, che sa come smontare rapidamente le componenti in rame e ha i mezzi per trasportare la refurtiva. Il rame, infatti, è sempre molto richiesto sul mercato illecito dei metalli, dove viene venduto a prezzi elevati. Questo mercato è in espansione negli ultimi tempi, anche a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime e dei costi dell’energia e dei trasporti.

Non è il primo caso di furto di rame avvenuto di recente in Italia. La scorsa settimana, nella notte di giovedì 8 giugno, un’azienda di trattamento Raee a Villanova d’Ardenghi è stata presa di mira dai ladri, che hanno rubato 15 contenitori di rame rosso granulato per un peso di oltre 21mila chili e un valore stimato di 170mila euro.

Questi episodi dimostrano la necessità di intensificare i controlli e le misure di sicurezza nei confronti dei materiali preziosi come il rame, per evitare che finiscano nelle mani dei malviventi. Soltanto così si potrà contrastare efficacemente il fenomeno dei furti di rame in Italia.

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