Brescia si tinge di nero per il secondo incidente mortale sul lavoro in pochi giorni. Questa volta a perdere la vita è stato un giovane albanese di 23 anni, residente a Caorle, mentre stava lavorando su un traliccio in via Padana Superiore, vicino alla concessionaria Rangoni & Affini Scania a Castegnato. L’operaio, dipendente della ditta Coget Impianti, è caduto da un’altezza di 40 metri, dal traliccio dell’alta tensione sul quale stava operando, che raggiungeva i 50 metri. Non sono ancora state accertate le cause della caduta. I colleghi hanno lanciato l’allarme, ma purtroppo i soccorsi arrivati tempestivamente non hanno potuto fare nulla per salvare la vita del giovane. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Chiari e i vigili del fuoco. Secondo gli investigatori, la rottura della catena di aggancio al traliccio dell’alta tensione potrebbe essere stata la causa dell’incidente mortale. La notizia ha scosso Brescia e l’intera comunità, che si stringe attorno alla famiglia del giovane albanese. È importante che si faccia luce sull’accaduto per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro. È necessario che tutte le aziende si impegnino a garantire la massima sicurezza dei propri lavoratori, perché ogni vita umana ha un valore inestimabile e deve essere protetta a ogni costo.

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