Il Tribunale di Sondrio ha decretato la fine di un incubo durato sei anni per un imprenditore dell’Alta Valle, accusato di adescamento di minorenne e violenza sessuale su una 13enne. Il processo è durato oltre dieci udienze, con la richiesta da parte della Procura di una pena di quattro anni di carcere e un risarcimento di decine di migliaia di euro per i parenti della presunta vittima. Durante le indagini, l’imputato fu colpito da una misura restrittiva della libertà, costretto a cambiare paese in cui vivere. Tuttavia, il Tribunale Collegiale ha accolto le tesi difensive degli avvocati dell’imputato, assolvendolo completamente da ogni accusa e restituendogli dignità e serenità. Le motivazioni della decisione saranno lette entro 90 giorni, ma la Procura può impugnare la sentenza in Appello e i rappresentanti della presunta vittima possono presentare ricorso come parte civile.

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