Il tribunale di Brescia ha riconosciuto nuovamente il legittimo impedimento dell’imputato Lanfranco Cirillo, l’architetto di Putin, accusato di frode fiscale, contrabbando, riciclaggio ed esterovestizione. La decisione è stata presa alla luce di una comunicazione giunta alla Procura di Brescia dalla Procura generale della federazione russa secondo cui al “cittadino russo” Cirillo non è consentito lasciare il Paese senza una motivata richiesta di estradizione con chiare accuse mosse nei suoi confronti. Il tribunale ha rinviato il processo al 13 luglio chiedendo al ministero degli Affari esteri italiano di informarsi sulla situazione dell’imputato e se effettivamente e per quale motivazione non possa lasciare volontariamente la Russia. Il ministero della Giustizia italiano ha invece chiesto alla Procura di Brescia di tradurre tutti gli atti così da avanzare la richiesta di perseguimento penale nei confronti dell’imprenditore. A quel punto Cirillo potrebbe addirittura essere processato in Russia, dove è cittadino da anni. Al termine dell’udienza, Cirillo ha dichiarato che per lui è un giorno importante e spera di poter dimostrare la sua piena innocenza.

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