Il tribunale amministrativo della Lombardia ha sospeso con un’ordinanza cautelare il regolamento per i contributi alle rette dei vogheresi con gravi o gravissime disabilità accolti in centri accreditati. Il Comune dovrà pagare interamente le rette, non solo in maniera parziale come avvenuto finora in base al regolamento comunale contestato. Le rette mensili nel centro “Dopo di noi” costano fino a 2.300 euro, il Comune chiedeva un contributo intorno ai 1.000 euro che sono la somma media di assegno di mantenimento e pensione di invalidità civile dei disabili ospitati nel centro.

Quattro disabili vogheresi, accolti in un centro, hanno presentato un ricorso con gli avvocati Ettore Nesi e Mariapaola Giardina. Il Comune era rappresentato dall’avvocato Giuseppe Franco Ferrari. Il Tar ha ordinato una sospensione cautelare del regolamento, in vigore da tempo a Voghera ancora prima della giunta Garlaschelli. I legali dei quattro disabili hanno evidenziato che questo regolamento viola alcuni principi della normativa nazionale.

Su tutti vengono contestati due principi. Il primo è che il Comune chieda come contributo ai disabili la somma di pensione di invalidità civile e accompagnamento. Il secondo è che da questo conteggio vengano “salvati” solo 100 euro per le spese mensili dei disabili, 3 euro al giorno. Troppo poco secondo i legali dei quattro ricorrenti.

L’assessore ai Servizi sociali, Federico Taverna, ha spiegato che hanno applicato la normativa regionale. Il Comune compartecipa alle spese per il mantenimento di questi ragazzi nella struttura, si tratta, ricordo, di disabili gravi. I quattro contestano l’entità dell’importo. La normativa prevede, inoltre, che si applichi un calcolo eventuale dell’Isee solo personale, ossia sulla persona assistita. Non familiare, creando così, di fatto, una differenza di trattamento.

Ora la palla passa al Comune, e al suo legale. Le ipotesi sono due: o presentare subito un ricorso al Consiglio di Stato per contestare la sospensiva del Tar, oppure aspettare il mese di gennaio per discutere, di fronte ai giudici del Tar, il caso nel merito. Gestioni dei contributi come quella di Voghera sono diffuse anche altrove. Insomma non sembra un caso “unico” quello del regolamento vogherese finito in tribunale.

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