Il “Sigaro del Ceresio”: la storia del sommergibile artigianale che contrabbandava merci

Oggi La Varese Nascosta ci racconta la storia del “Sigaro del Ceresio”, un sommergibile artigianale realizzato per immergersi nel lago e contrabbandare merci tra la Svizzera e il Canton Ticino.

Il modellino del “Sigaro del Ceresio” è esposto al Museo della Guardia di Finanza a Roma. Azionato “a pedali”, fu sequestrato in una rocambolesca azione anticontrabbando eseguita dai Finanzieri Ramo Terra di Porto Ceresio e Finanzieri Ramo Mare della Stazione lacustre di Casamoro.

Fino al 1986 il “molo” di ormeggio lato Italia era ancora visibile, spiaggiato e semidistrutto, nella spiaggia antistante l’Hotel Du Lac, nei pressi del valico di Ponte Tresa. Era formato da semplici bidoni metallici legati tra di loro e ricoperti di tavole; ufficialmente era una struttura destinata ai tuffi dei bagnanti.

Lungo quattro metri e con una portata di 12 quintali, fu ideato e realizzato artigianalmente da tale Catoti, un ragioniere ventitreenne. Costui, con la scusa di fare delle prove di immersione, navigava indisturbato tra la riva italiana e quella svizzera, servendosi dell’ordigno per il contrabbando. Il sequestro è stato eseguito l’11 novembre 1948.

Questa vicenda ci mostra come la creatività umana possa essere usata per scopi illeciti. Tuttavia, ci ricorda anche il patrimonio storico e culturale del nostro territorio e l’importanza di preservarlo per le generazioni future. Grazie a La Varese Nascosta per averci raccontato questa interessante storia.

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