Il deragliamento del treno Frecciarossa Milano-Salerno del 6 febbraio 2020, avvenuto in corrispondenza di uno scambio del Posto movimento Livraga, al confine con Ospedaletto Lodigiano, ha visto ridursi da dieci a cinque gli imputati di cui è chiesto il rinvio a giudizio dalla Procura di Lodi. Il pm Domenico Chiaro ha chiesto di processare quattro dipendenti di Alstom Ferroviaria e uno solo per Reti Ferroviarie Italiane, scagionando i vertici aziendali.

Per Alstom, il pm ha chiesto di mandare a giudizio l’operaio interinale che nel giugno del 2018 avvitò i morsetti, il tecnico che aveva collaudato quell’attuatore, il responsabile della costruzione di quei componenti e il responsabile della progettazione. Sul fronte Rfi l’unica richiesta di rinvio a giudizio è stata per il direttore della produzione in carica all’epoca dei fatti.

Il sindacato Filt Cgil Lombardia, ammesso parte civile nel procedimento, ha associato alle richieste del pm, riguardo alle sole figure dirigenziali e non agli operai. Le cinque richieste di rinvio a giudizio si aggiungono alle tre richieste di condanna, nello stralcio di udienza preliminare per rito abbreviato condizionato, già avanzate dal pm Chiaro a carico di tre dipendenti Rfi.

Le richieste di pena sono state da 3 a 3 anni e mezzo di reclusione, le imputazioni di disastro ferroviario, duplice omicidio e lesioni gravi plurime, colposi. I rinvii a giudizio e le eventuali condanne in abbreviato saranno decisi dal gup Francesco Salerno il 3 luglio prossimo.

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