La Corte di Cassazione ha deciso di annullare la sentenza della Corte di Appello di Milano riguardante la condanna dei due baby killers che, il 30 novembre 2020, hanno ucciso Cristian Sebastiano, di fronte alla sua abitazione delle case popolari di San Rocco. I giudici hanno disatteso le conclusioni della perizia psichiatrica svolta da un esperto nominato dalla stessa Corte minorile, secondo cui le condizioni di disagio psichico dei due imputati risultavano incidere sulla loro capacità di intendere e di volere.

Il perito psichiatrico nominato dalla difesa degli imputati aveva concluso che gli stessi erano affetti da una “immaturità che ha sovrastato la possibilità e il comportamento degli stessi” e una “largamente scemata capacità di intendere e di volere”. Tuttavia, i giudici di appello non hanno ritenuto provate “compromissioni psicopatologiche che possono avere avuto incidenza causale sui reati commessi”, sostenendo che risulta “pienamente sussistente la capacità di intendere e di volere degli imputati”.

La Corte di Cassazione ha quindi deciso di rimandare il processo a un appello bis, dove i nuovi giudici potrebbero disporre una nuova perizia psichiatrica o un approfondimento. Nel frattempo, i due minorenni sono stati scarcerati per scadenza dei termini di custodia cautelare. I familiari della vittima chiedono una giustizia vera per gli assassini di Cristian.

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