Il 29 settembre del 2021 Simone Stucchi, un giovane di 22 anni, è stato ucciso a Pessano in seguito ad una maxi rissa in un parco. Oggi, il 19 giugno del 2023, la Corte d’Assise di Milano ha condannato due dei 19 maggiorenni arrestati per l’omicidio a coltellate a tre anni e mezzo e quattro anni e mezzo di reclusione. Tuttavia, i giudici milanesi hanno assolto i due giovani dall’accusa di omicidio e lesioni, ritenendoli colpevoli solo del reato di rissa e uno di loro anche di spaccio di droga in modica quantità.
La sentenza, le cui motivazioni saranno depositate in 90 giorni, sembra essere in linea con le tesi difensive della mancanza di “indizi chiari, precisi e concordanti” in particolare per quanto riguarda l’accoltellamento di Simone Stucchi. Il Tribunale per i Minorenni, lo scorso marzo, ha già condannato a 8 anni e 8 mesi e 7 anni e 8 mesi i due che avevano colpito a morte con un fendente e poi aggredito a calci Simone Stucchi, quando ormai era già a terra, inerme. Inoltre, ad altri sette maggiorenni, processati con rito abbreviato, sono state inflitte pene comprese tra i 2 anni e 3 mesi e i 7 anni di reclusione: il concorso nell’omicidio è stato riconosciuto solo a quattro ragazzi.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti e degli investigatori, la rissa, poi finita con la morte di Simone Stucchi, tra i due gruppi contrapposti, uno di Pessano con Bornago e l’altro di Vimercate, nel Milanese, era nata da un debito di droga. Una vicenda tragica che ha segnato la vita di molte persone e che ha evidenziato ancora una volta il grave problema della violenza giovanile e della droga tra i giovani.