Legnano, una città che si sviluppa tra cascine e frazioni

La città di Legnano, situata in provincia di Milano, ha una storia antica e interessante. Nel 1901 l’amministrazione comunale decise di costruire una scuola nella frazione di Ponzella per evitare ai bambini di doversi recare fino al capoluogo per studiare. Nel 1913, il segretario comunale Gian Battista Raimondi descrisse la città di Legnano come composta da 133 vie interne, 11 piazze e 11 frazioni, tra cui la Canazza, l’Olmina, la Mazzafame, la Cascina S. Bernardino, la Ponzella, la Messicana, l’Americana, l’Isola del Sole, la Gabinella, il Castello ed i Molini. Le cascine, inoltre, diventarono le frazioni del borgo legnanese.

Nel 1921, Legnano contava 27.254 abitanti con 5.756 abitazioni, mentre nel 1924 gli abitanti erano saliti a 29.117. In quest’anno, il presidente del Consiglio Benito Mussolini consegnò al sindaco Fabio Vignati il decreto di elevazione del Comune a città, conferito il 15 agosto del 1924 a firma di Vittorio Emanuele III.

Altre cascine sorgono nella metà del 1900, ma nelle carte topografiche i nomi delle nuove entità non permangono. Solo i toponimi di San Bernardino, Canazza, Sant’Erasmo, Mazzafame, Ponzella e Olmina (Il Mino) resteranno fissati sulle mappe inerenti la città di Legnano, prima come cascine poi come rioni e quartieri.

La città di Legnano si è sviluppata tra cascine e frazioni, che ancora oggi identificano i rispettivi quartieri. Una storia affascinante che si può ancora apprezzare passeggiando tra le strade di questa città.

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