Il 61enne di Mapello Ivano Perico ha finalmente ammesso di fronte al pm Letizia Ruggeri di aver ucciso la cugina, Stefania Rota, 62 anni. L’uomo aveva già fatto alcune ammissioni ai carabinieri, ma solo ora ha confessato l’omicidio a colpi di batticarne, avvenuto il 11 febbraio nella casa della vittima. La lite era scoppiata per questioni catastali riguardanti un capannone di proprietà della donna, che confinava con la villa dell’omicida. Per dirimere la questione, Perico aveva cercato di indirizzare la cugina verso un suo geometra di fiducia, ma quest’ultimo aveva rifiutato l’incarico. La donna si era quindi rivolta a un altro professionista. Il 3 marzo, dopo la morte della cugina, aveva avuto luogo un raid incendiario contro la vetrata dello studio del geometra che aveva curato la pratica. Perico, infatti, aveva ritenuto di essere stato penalizzato dal professionista. La polizia aveva trovato una tanica di benzina nella macchina della vittima, e una telecamera comunale aveva ripreso la Fiesta in paese, con la tanica sul sedile. Perico era stato ricoverato in psichiatria il mese prima del delitto. I dissidi fra i due cugini erano iniziati per questioni di confini e di proprietà. Fino al gennaio scorso, sembrava che i rapporti tra i due fossero buoni. La confessione di Perico, che ha anche ammesso di aver dato fuoco allo studio del geometra, mette fine a una vicenda tragica e dolorosa, che ha scosso la comunità di Mapello.

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