Sabato 25 giugno, a Lodi, si è tenuta una manifestazione di solidarietà a quanti sono coinvolti nelle violenze del paese africano. La comunità senegalese risiedente nel Lodigiano ha marciato per le strade della città per chiedere il rispetto dei diritti in Senegal e per puntare i riflettori sulla condizione politica e sociale vissuta dalla popolazione del paese africano.

Il recente fatto di cronaca che ha scosso le coscienze delle persone, che sognano ancora un futuro di pace, è rappresentato dai disordini di piazza, scontri, violenze e negozi saccheggiati che si stanno registrando in Senegal, considerato uno degli stati con maggior stabilità del continente. A inizio giugno, infatti, scontri hanno causato 19 morti, 350 feriti e almeno 500 arresti.

La ragione di questi disordini è da ricercare in una popolazione giovane che chiede migliori condizioni di vita e in una classe politica che tende a mantenere lo status quo. Il presidente Macky Sall, eletto nel 2012 e confermato nel 2019, appare intenzionato a correre per un terzo mandato, nonostante la riduzione della durata dei mandati presidenziali da sette a cinque anni avvenuta nel 2016. A creare ulteriore incertezza è un caso giudiziario che ha scatenato numerose proteste, le ultime sfociate nella violenza a seguito della condanna di Ousmane Sonko, principale oppositore del presidente.

La manifestazione di sabato a Lodi ha voluto denunciare queste violenze e chiedere il rispetto dei diritti della popolazione senegalese. La comunità senegalese ha sfilato con bandiere e striscioni che inneggiavano alla libertà, chiedendo la fine dei bambini usati come scudi umani dalla polizia e l’importanza della giustizia e della democrazia.

La manifestazione di Lodi è solo una delle tante che si stanno tenendo in Italia e in Europa per chiedere il rispetto dei diritti dei cittadini del Senegal e di tutti i paesi africani che cercano un futuro di pace e stabilità. È importante che la comunità internazionale si faccia sentire e che si agisca per porre fine a queste violenze e per garantire una vita dignitosa a tutti i cittadini del mondo.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui