La gestione della caccia nella provincia di Sondrio è al centro di una controversia. Il presidente di Enalcaccia Sondrio, Cesare Mitta, chiede che la gestione della caccia passi dalla Provincia alla Regione Lombardia, come avviene per le altre province lombarde. Mitta critica l’abbattimento di cervi che si sta svolgendo nel settore di Arcoglio, denunciando anche la morte di femmine allattanti e dei loro piccoli. Secondo Mitta, questa pratica va contro l’etica venatoria e va in contrasto con il compito della Polizia provinciale, che dovrebbe controllare la fauna selvatica. Tuttavia, il comandante della Polizia provinciale, Gianluca Cristini, afferma che non ci sono altre possibilità per ridurre l’impatto ambientale causato da questa popolazione di cervi. Secondo Cristini, il piano di controllo è stato approvato dall’Ispra solo per il 2023 e verranno valutate eventuali correzioni. Enalcaccia non accetta questa metodica e chiede la sospensione dell’attività o l’adozione di misure alternative. Mitta invita i cacciatori aderenti ad Enalcaccia del settore di Arcoglio a dissociarsi da queste pratiche e chiede alla Provincia di sospendere immediatamente le modalità operative attuate fino ad ora. Mitta suggerisce di catturare gli ungulati con narcotici e trasferirli in zone meno popolate, come previsto dal Piano faunistico venatorio provinciale, o di concentrare il controllo selettivo su soggetti maschi e femmine di almeno un anno e di limitare la caccia di selezione solo di giorno.

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