L’affondamento della barca che trasportava ufficiali dell’intelligence israeliana e italiana diventa una serie TV intitolata “Maggiore”. La notizia è stata pubblicata dalla rivista americana “Variety” e la serie prevede otto episodi che si concentreranno sugli eventi che circondano l’affondamento del natante sul Lago Maggiore. Durante una tempesta improvvisa, la barca affondò causando la morte di alcuni passeggeri, tra cui la moglie dello skipper, due agenti italiani e un ex componente del Mossad.

Il progetto di “Maggiore” è di Zhar Harlev, co-creatore e capo sceneggiatore delle serie televisive israeliane “Mossad 101” e “The Gordin Cell”. La serie sarà una “mini-serie” composta da otto puntate, che concluderanno la storia. La produzione è affidata alla Artza Productions israeliana, con la partecipazione di Leo Maidenberg di Place du Marché con sede a Parigi, Jad Ben Ammar di Kador e Talea Produzioni in Italia.

La notizia dell’affondamento della barca aveva suscitato grande interesse e curiosità, data la presenza di 23 persone, quasi tutte appartenenti ai servizi di intelligence di Italia e Israele. Le indagini sono ancora in corso per chiarire le cause dell’affondamento e le circostanze della morte dei passeggeri. La serie TV “Maggiore” cercherà quindi di raccontare questa tragica vicenda e far luce su quanto accaduto.

La rete televisiva israeliana Yes TV, nota per aver prodotto serie di successo internazionale come “Fauda” e “Shtisel”, ha commissionato la serie e si prevede che possa ottenere un grande successo anche a livello internazionale. Sarà interessante vedere come verrà raccontata questa storia e come verranno approfonditi i misteri che circondano l’affondamento della barca.

La produzione di “Maggiore” dimostra ancora una volta l’interesse del pubblico per le storie di spionaggio e azione, e la capacità delle serie TV di raccontare queste vicende in modo avvincente. Sarà un’opportunità per conoscere meglio gli eventi che hanno portato a questa tragedia e per riflettere sulle implicazioni e i rischi che comporta il lavoro degli agenti dei servizi segreti.

In attesa della messa in onda di “Maggiore”, rimaniamo in trepidante attesa per scoprire come verranno rappresentati gli avvenimenti e quale sarà il loro impatto sul pubblico.

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