La Procura di Milano ha presentato reclami alla Corte d’Appello milanese contro tre decreti del Tribunale civile che hanno dichiarato “inammissibile” la richiesta dei pubblici ministeri di annullare le trascrizioni dei riconoscimenti dei bambini di tre coppie di donne, nati tramite procreazione assistita avvenuta all’estero. I reclami sono stati presentati dal pm Rossana Guareschi, con il coordinamento del procuratore Marcello Viola.
Nella sentenza numero 237 del 2019, la Corte Costituzionale ha ribadito il principio secondo cui “allo stato” nel nostro ordinamento è “escluso che i genitori di un figlio possano essere due persone dello stesso sesso”, scrivono i pubblici ministeri nei reclami. Nell’atto, la Procura di Milano cita i principi chiari stabiliti dalla giurisprudenza costituzionale e di legittimità, a partire dal 2019, come quelli della Corte di Cassazione.