Indagati 8 adolescenti per la condivisione di consigli sulla fabbricazione di armi attraverso una chat su Telegram. I ragazzi, tutti minorenni, provenienti da diverse città italiane, condividevano la loro passione per le armi e sperimentavano miscele esplosive, documentandone gli effetti con foto e video tutorial. Tra gli indagati c’è anche un 15enne di Pavia, il cui domicilio è stato perquisito, sebbene non siano stati trovati materiali compromettenti. Le conversazioni intercettate sul canale Telegram lasciano pochi dubbi sulla loro attività, in cui si vantavano di girare con coltelli e pistole, ignorando i possibili controlli. Pubblicavano anche foto e video di armi da taglio, da sparo e da softair, oltre a richiedere informazioni su come confezionare esplosivi e detonatori. Le perquisizioni sono state eseguite dalla Polizia postale, dalla Digos e dalle Unità cinofile, nell’ambito dell’operazione denominata “Alchimia”. L’indagine è ancora in corso per determinare il ruolo del ragazzo di Pavia nel gruppo. Questo caso dimostra l’utilizzo distorto dei social network da parte dei giovani e la necessità di contrastare i fenomeni criminali online attraverso attività di monitoraggio della rete.

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