Una partita di calcio è stata organizzata a Calcinato per ricordare Alfonso Kola, un uomo ucciso a coltellate nella piazza del paese. Amici e familiari si sono riuniti nel centro giovanile per giocare in memoria del giovane di 35 anni, con magliette speciali che ritraevano l’immagine di Alfonso. Alla fine della partita, sono stati rilasciati palloncini bianchi in cielo, ma il dolore per la sua morte assurda è ancora molto forte.
Le cause della lite che ha portato all’omicidio rimangono sconosciute. L’assassino, Petrit Gega, di 52 anni e anche di origini albanesi, è stato arrestato immediatamente dopo l’omicidio. La sua abitazione a Lonato del Garda è stata perquisita, dove viveva con la moglie e i due figli ormai adulti. Non ha spiegato il motivo del suo gesto folle, sostenendo di essere “posseduto” da forze sconosciute. La natura della loro conversazione prima dell’omicidio, avvenuta in albanese, non è stata compresa. Nel frattempo, la salma di Alfonso Kola è stata riportata in Albania, sua città natale di Kallmet i Lehza, per essere sepolta. Questa è anche la città natale dell’assassino di 52 anni. Mentre tutti aspettano che la giustizia faccia il suo corso, Alfonso sarà ricordato da molti a Calcinato.

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