Un giovane di 28 anni della Brianza è stato condannato per due episodi di abuso sessuale su minorenni avvenuti nel 2016. La sentenza del giudice per le indagini preliminari di Monza, Francesca Bianchetti, ha stabilito una pena di sette anni e quattro mesi per il 28enne, un anno in più rispetto alle richieste dell’accusa. I fatti si sono verificati nella mansarda della casa della nonna del ragazzo, che all’epoca aveva 21 anni. Cinque anni dopo, una delle vittime ha confidato di essere stata violentata quando era minorenne, durante una conversazione in un bar con alcune amiche. Queste ultime l’hanno convinta a denunciare l’accaduto alla polizia. Il giovane era già stato indagato nel 2015 per un altro presunto abuso su una minorenne, ma l’indagine venne archiviata in quanto si riteneva che la vittima avesse espresso il suo dissenso. Tuttavia, dopo la denuncia tardiva dell’altra giovane, l’indagine è stata riaperta. Secondo quanto ricostruito, l’imputato avrebbe attirato le ragazze nella mansarda con la scusa di confrontarsi sulla crisi che stava vivendo con la sua fidanzata dell’epoca. Una volta soli, avrebbe tentato un approccio sessuale che, secondo le accuse, sarebbe andato oltre i limiti. Nel primo caso, la ragazza era riuscita a liberarsi e a chiedere di uscire, mentre nel secondo caso l’abuso è stato consumato completamente. Dopo l’episodio, la ragazza ha iniziato a soffrire di crisi di panico. È probabile che la difesa dell’imputato presenterà ricorso contro la sentenza.

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