Un uomo di origini algerine è stato condannato a 4 anni di reclusione e a una multa di 240mila euro per aver favorito la permanenza illegale in Italia di 38 siriani, aiutandoli a superare il confine svizzero dalla Valceresio. L’uomo ha ammesso di aver agito nella convinzione di aiutare persone in fuga dalla guerra, ma ciò non è stato sufficiente per evitargli una pesante condanna. Il pubblico ministero aveva inizialmente richiesto 6 anni di reclusione e una multa di 380mila euro, ma la sentenza finale è stata meno severa. L’indagine è stata coordinata dalla Procura di Varese e ha coinvolto la polizia di frontiera di Luino e la polizia svizzera. Gli inquirenti hanno seguito i movimenti di veicoli sospetti con targhe straniere e hanno arrestato gli autisti che trasportavano i siriani oltre il confine. Sono state effettuate anche attività di osservazione, controllo e pedinamento presso la casa dell’imputato e la stazione ferroviaria di Porto Ceresio. L’accusa sostiene che l’uomo avesse una posizione di vertice all’interno di un’organizzazione e fornisse ai siriani un alloggio in attesa di passare in Svizzera. Il pubblico ministero ha evidenziato anche movimenti finanziari sospetti sui conti correnti dell’imputato. La difesa ha sottolineato che l’uomo sta svolgendo mansioni e frequentando corsi durante la sua detenzione, e ha chiesto i domiciliari per lui. I giudici hanno preso tempo per decidere sulle richieste della difesa.