La Guardia di Finanza ha smantellato una rete dedicata al narcotraffico grazie a una serie di controlli effettuati sulla Compagnia di Crema. Durante questi controlli, sono state riscontrate numerose violazioni della normativa antiriciclaggio da parte di un operatore money transfer di Crema, il quale è stato multato per oltre 200.000 euro. I militari hanno esaminato oltre ventimila transazioni effettuate dall’inizio dell’anno presso l’attività controllata, rilevando oltre cinquanta casi in cui l’operatore aveva violato la normativa antiriciclaggio, non raccogliendo i dati identificativi di alcune persone che avevano inviato denaro all’estero.

Ma cos’è esattamente il money transfer e come funziona? Si tratta di un servizio alternativo al sistema bancario tradizionale che consente di inviare denaro all’estero. È particolarmente utilizzato dai lavoratori stranieri che desiderano inviare parte del loro stipendio al loro paese di origine. Tuttavia, questo servizio può essere sfruttato per trasferire all’estero flussi finanziari provenienti dall’economia sommersa o da attività criminali, nonché per finanziare il terrorismo internazionale. Proprio per questo motivo, gli operatori money transfer devono rispettare precise regole e adempimenti al fine di prevenire un utilizzo distorto del servizio.

Le Fiamme Gialle di Crema hanno anche scoperto che presso l’attività commerciale controllata, che funge anche da rivendita di generi di monopolio, veniva applicata sistematicamente una tariffa di 1 euro per gli acquisti effettuati con pagamenti elettronici. Questa pratica, secondo il Codice del Consumo, è considerata una pratica commerciale scorretta.

Alla fine dei controlli, sono state comminate sanzioni amministrative per le violazioni della normativa antiriciclaggio. Inoltre, per le violazioni del Codice del Consumo, la posizione del soggetto controllato è stata segnalata all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per l’applicazione di ulteriori sanzioni amministrative.

L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Crema, mirata al controllo dei circuiti di pagamento alternativi al sistema bancario, rientra in un più ampio dispositivo messo in atto dal Corpo per difendere la legalità economica e finanziaria, contrastando operazioni di riciclaggio e tutelando la concorrenza leale e i diritti dei consumatori.

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