Il 11 gennaio scorso, una donna si è fermata a Gorla Maggiore per comprare delle sigarette da un distributore automatico. Quando è tornata in macchina, ha trovato due malviventi, di 31 e 32 anni, che l’hanno “sequestrata” costringendola a fare un lungo giro nella zona industriale. Per convincerla, l’hanno minacciata con un coltello.

Quando la vittima, esausta e spaventata, ha cercato di riprendersi le chiavi dell’auto, i due l’hanno minacciata e le hanno rubato l’auto. Anche il sindaco Pietro Zappamiglio ha espresso piena solidarietà alla vittima. I due malviventi sono fuggiti velocemente, ma sono stati inseguiti e bloccati dai carabinieri della compagnia di Saronno, che erano stati allertati dalla vittima. I due sono riusciti a scappare a piedi nei boschi, ma sono stati ritrovati grazie alle telecamere di videosorveglianza e alle impronte lasciate sull’auto.

Nel marzo scorso, entrambi i malviventi sono stati notificati di un avviso di garanzia per la rapina. Il 32enne è stato arrestato dai militari della Stazione di Gorla Minore presso il suo domicilio, mentre il 31enne, che aveva fatto perdere le sue tracce, è stato trovato nell’area boschiva di Cerro Maggiore dai militari della locale Stazione Carabinieri. Entrambi sono finiti in carcere a Busto.

Oggi, martedì 6 luglio, è stata pronunciata la sentenza di condanna dal collegio del Tribunale di Busto, presieduto da Rossella Ferrazzi, con Daniela Frattini e Marco Montanari a latere. I due malviventi sono stati condannati a 5 anni e 5 mesi di carcere, senza pena sospesa, e a una multa di mille euro ciascuno.

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