Acquisto solidale: l’iniziativa dell’associazione Il Sole nel Cuore di Legnano

Un gesto di solidarietà che porta benefici doppi. L’associazione Il Sole nel Cuore di Legnano ha acquistato, con i propri fondi, prodotti alimentari da agricoltori e allevatori delle zone alluvionate dell’Emilia-Romagna e li ha consegnati a una ventina di famiglie in difficoltà di Legnano e Magenta.

L’iniziativa benefica si è svolta tra lunedì scorso e ieri, martedì 4 luglio. Durante gli incontri con i titolari di aziende agricole, caseifici e salumifici emiliani, i volontari dell’associazione hanno potuto constatare di persona la gravità dei danni subiti dalle attività economiche locali. Ad esempio, hanno visitato una piantagione di bacche dove il raccolto, che avviene ogni due anni, è stato completamente distrutto. Sarà necessario attendere almeno altri due anni per poter raccogliere (e quindi vendere) marmellate, succhi di frutta e altri prodotti derivati da queste bacche.

Ma non è tutto, gli agricoltori hanno raccontato storie ancora più tristi. Jonathan, agricoltore di Brisighella nel Ravennate, ha rilevato l’azienda dove lavorava da anni solo sette mesi fa. A causa di un temporale, i pendii sono franati distruggendo viti, uliveti anche secolari e i terreni destinati ai foraggi per i maiali. Parliamo di 10 ettari di terreno che rimangono inutilizzabili, causando una perdita economica significativa. Inoltre, una ventina di maialini appena nati sono morti a causa del freddo nei giorni successivi al temporale.

Il problema più grande, come spiega Jonathan, non è ciò che è successo nei giorni scorsi, ma ciò che accadrà in futuro. Le frane sono molto più pericolose dell’acqua, perché lasciano terreni impraticabili e creano enormi crateri dove prima c’erano terreni pianeggianti. Anche i boschi che non sono stati tagliati sono stati spazzati via. L’unica soluzione per l’azienda di Jonathan sarà convertire questi terreni a pascolo, ma ciò richiederà tempo e denaro. Ogni volta che arriva un temporale, si chiedono cosa succederà. Nonostante tutto, cercano di andare avanti per garantire un futuro migliore alla loro bambina di 5 anni.

Anche Franca Pula, titolare di un caseificio a Conselice, ha raccontato la sua esperienza. Fortunatamente, i danni per loro si sono concentrati nelle campagne, dove tutto è stato seccato dal fango. Tuttavia, sono riusciti a proteggere le stalle e a salvare tutti gli animali costruendo dei muri di letame. Purtroppo, non avevano nulla da dare loro da mangiare. Hanno ricevuto molta solidarietà da altri allevatori della regione e del Friuli, che avevano già conosciuto la devastazione del terremoto del 1976. È stato un’emozione incredibile vederli arrivare con i loro trattori. Dopo tutto ciò che è successo, non avevano nemmeno acqua da dare alle mucche da latte. Ogni ora, il nipote di Franca andava a prenderla in un pozzo industriale per fornire a ogni mucca da latte 100-120 litri di acqua al giorno.

Queste sono solo alcune delle storie di fatica e coraggio che si sono susseguite dopo i disastri causati dalle alluvioni. L’associazione Il Sole nel Cuore ha contribuito in modo significativo a sostenere queste persone, dimostrando ancora una volta il valore della solidarietà.

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