Giorgio Carbone è nato a Tortona il 19 dicembre 1941 ed è laureato in giurisprudenza a Pavia. È un giornalista dal 1971 e per 45 anni è stato sposato con l’attrice Ida Meda, da cui ha avuto due figli. Ha lavorato come critico cinematografico per il giornale “La Notte” dal 1971 al 1995 e per “Libero” dal 2000 ad oggi. È anche autore di tre dizionari: il Dizionario dei film (dal 1978 al 1990), Tutti i film (dal 1991 al 1999) e il Dizionario della tv (1993).

Il film “In the Cut” è stato diretto da Jane Campion nel 2003 ed è interpretato da Meg Ryan, Mark Ruffalo e Jennifer Jason Leigh. La trama ruota attorno a Frannie, una trentacinquenne single di New York che vive con la sua nevrotica sorellastra in un appartamento dell’East Village e insegna lettere in un liceo. Tuttavia, il quartiere è pericoloso a causa di un serial killer che uccide le coetanee di Frannie. Un poliziotto inizia a indagare e si presenta a casa di Frannie. I due finiscono per fare l’amore e Frannie, che ha sempre avuto relazioni occasionali, crede di aver trovato l’uomo giusto. Ma poi iniziano ad assalirla dei dubbi: sarà possibile che il poliziotto e il killer siano la stessa persona?

Il motivo per cui vale la pena vedere questo film è perché è diretto da Jane Campion, che è da sempre considerata la migliore regista neozelandese e non solo, grazie a film come “Lezioni di piano” e “Il potere del cane”. In “In the Cut” si cimenta con il genere del thriller, creando una tensione palpabile e arricchendo la trama con inquietanti rovelli sessuali. Meg Ryan, per una volta lontana dal suo stereotipo di ragazza svampita come in “Harry ti presento Sally”, offre una performance convincente che va oltre la media.

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