La triste storia di Manuel, il bambino di soli 2 anni che ha perso la vita in circostanze ancora sconosciute, continua a suscitare emozioni e a lasciare molte domande senza risposta. La tragedia si è consumata la sera dell’8 febbraio 2020 nella sua casa a Sant’Angelo Lodigiano e finora non si conoscono le cause.
Il piccolo si era improvvisamente sentito male, manifestando forti dolori all’addome. I suoi genitori, preoccupati e spaventati, lo avevano portato in ospedale al Maggiore di Lodi nella speranza che potesse essere curato rapidamente. Purtroppo, poche ore dopo il ricovero nel reparto di Rianimazione, il bambino ha smesso di vivere, lasciando tutti nel profondo sgomento.
Da quel terribile giorno sono passati tre anni e mezzo, ma i genitori di Manuel sono ancora privi di risposte concrete sulle cause che hanno portato alla morte del loro amato bambino. La Procura di Lodi ha aperto un’indagine conoscitiva per fare luce su questo tragico evento, ma finora non è stato possibile ottenere una chiara spiegazione.
L’avvocato della famiglia di Manuel, che è stato un punto di riferimento costante in questa lunga battaglia per la verità, ha chiesto con forza maggiore attenzione su questo caso. Ha sottolineato quanto sia fondamentale ottenere una valutazione obiettiva sulle reali cause della morte del bambino.
È evidente che la famiglia ha bisogno di sapere cosa sia successo a Manuel, per poter elaborare il proprio lutto e trovare una forma di pace interiore. Durante le indagini, è emerso che il bambino aveva sofferto di episodi di diarrea e vomito nei giorni precedenti alla tragedia, tanto che era stato visitato presso l’ospedale di Pavia.
Tuttavia, la famiglia ha negato categoricamente queste informazioni, sostenendo che il loro bambino era in perfetta salute fino all’8 febbraio. Successivamente, Manuel aveva cominciato ad accusare dolori all’addome così intensi da richiedere il ricovero d’urgenza. Il direttore generale dell’Asst Lodi, Massimo Lombardo, aveva richiesto un’autopsia ma era stata negata.
Sono state avanzate diverse ipotesi per spiegare la tragica fine di Manuel. Una di queste ipotesi si concentra sul sospetto che il bambino potesse aver contratto il morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica dell’intestino. È fondamentale che l’indagine venga condotta con la massima serietà e rigore, coinvolgendo esperti medici, scienziati forensi e altre figure professionali competenti.
La famiglia di Manuel continua a lottare nella speranza di ottenere finalmente le risposte che cerca e di poter elaborare il proprio lutto. La battaglia che stanno portando avanti non riguarda solo il loro bambino, ma anche tutte le famiglie che hanno affrontato o potrebbero affrontare una situazione simile.