Nuove rivelazioni nelle indagini sull’agguato avvenuto a Dairago la notte tra il 20 e il 21 maggio scorso. I carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Busto Arsizio nei confronti di tre persone residenti a Legnano, accusate di lesioni personali aggravate dall’uso di arma da fuoco.

L’indagine è stata avviata a seguito del ferimento di un uomo di 43 anni avvenuto vicino a un bar in piazza Mazzini a Dairago. La vittima è stata colpita alla gamba da un colpo di arma da fuoco sparato alle sue spalle mentre stava uscendo dal bar insieme alla sua compagna.

Le indagini, iniziate immediatamente dopo l’agguato, hanno permesso di ritrovare sul luogo del crimine un bossolo calibro 9×21 e di identificare l’autore materiale del ferimento grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza della città. Ulteriori approfondimenti investigativi, supportati da attività tecniche, hanno permesso di identificare anche i due complici che hanno aiutato l’aggressore a fuggire.

I complici hanno prima difeso l’uomo dalla reazione della compagna della vittima, spingendola a terra dopo che lei aveva colpito l’aggressore con un ombrello. Successivamente, hanno garantito la sua fuga facendolo salire a bordo di un’auto con cui si sono allontanati velocemente, facendo perdere le loro tracce.

Gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Busto Arsizio a disposizione dell’autorità giudiziaria. Questo nuovo sviluppo nelle indagini rappresenta una svolta importante per il caso e potrebbe portare alla giustizia i responsabili di questo vile agguato.

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