Continua l’intenso lavoro delle squadre di emergenza a Tradate per rimuovere alberi e detriti caduti a seguito della violenta tempesta di questa mattina. Nel frattempo, tecnici comunali e assessori stanno effettuando i primi sopralluoghi per valutare i danni, che si preannunciano ingenti.
Sono stati divelti tetti, distrutte strutture e schiantati alberi. Dalle tettoie della stazione ai tetti delle scuole di via Gramsci, dalle recinzioni distrutte dal crollo di grandi alberi al centro sportivo, dove parte del tetto delle tribune e una delle tensostrutture da tennis sono volati via.
“L’evento è straordinario”, commenta l’assessore all’Ecologia Vito Pipolo. “Non si era mai visto nulla di simile qui”.
Nel frattempo, mentre le operazioni di pulizia e ripristino sono in corso dalle 8 del mattino, si stanno facendo le prime stime dei danni. Un conto che, logicamente, aumenterà nei prossimi giorni.
“Al momento, le prime stime parlano di circa 4 milioni di euro di danni, di cui 700mila riguardano solo gli edifici e le strutture comunali”, dichiara il sindaco Giuseppe Bascialla. “La priorità al momento è pulire tutto, liberare le strade e mettere in sicurezza gli alberi più a rischio. Grazie alle numerose squadre coinvolte, dai giardinieri ai Vigili del Fuoco, dalla Protezione Civile alla Polizia locale, passando per gli assessori e i tecnici comunali, i lavori stanno procedendo velocemente”.
Candiani: “Serve supporto a livello provinciale e regionale”
“In queste ore, volontari, amministrazione e soccorritori stanno lavorando duramente per ridurre al minimo i danni e ripristinare le vie di comunicazione e i collegamenti telefonici ed elettrici”, sottolinea il deputato tradatese Stefano Candiani in una nota. “I danni alle strutture pubbliche e private sono davvero considerevoli: è necessario un supporto concreto sia a livello provinciale che regionale per tornare alla normalità. In particolare, la strada che attraversa il parco Pineta è risultata particolarmente vulnerabile, con molte linee elettriche interrotte. Sono impressionanti anche i danni alle scuole superiori, alla stazione e al patrimonio verde della città”.
