Il deragliamento del treno a Carnate ha scosso l’opinione pubblica e ha portato alla resa dei conti per i responsabili di questa tragedia. Durante l’udienza preliminare che si è svolta ieri davanti alla giudice Angela Colella del Tribunale di Monza, le difese dei sei dipendenti di Trenord, per i quali la Procura di Monza ha richiesto il rinvio a giudizio, hanno annunciato la volontà di discutere l’udienza preliminare, che si terrà a metà settembre. Nessuno ha richiesto il processo con il rito abbreviato né il patteggiamento della pena con il pm Michele Trianni.

Il 19 agosto 2020, il convoglio proveniente da Milano Porta Garibaldi e diretto a Paderno Robbiate, giunto alla stazione di Carnate, si è rimesso in moto da solo poiché il personale era andato al bar a prendere un caffè. Fortunatamente, c’era solo un passeggero a bordo, Salak El Mansouri, che ha riportato solo delle contusioni con una prognosi di 40 giorni. Secondo l’accusa, il treno Trenord 10767 “è stato lasciato incustodito senza l’inserimento del freno di stazionamento e del freno a molla. A causa di una ricarica anomala del freno continuo, il convoglio, privo di personale a bordo, ha ripreso autonomamente la sua corsa in direzione Milano e ha terminato la corsa alla stazione di Carnate, sviando sul tronchino, sfondandolo e deragliando sul terrapieno”. Secondo gli investigatori, il disastro è stato causato anche dal “comportamento del personale del team di manutenzione che aveva appena revisionato il sistema frenante senza rilevare il malfunzionamento”. Inoltre, sarebbe emerso che “alcuni dirigenti di Trenord srl, una volta intuito il guasto, hanno rimosso e successivamente nascosto la valvola del freno e la valvola di intercettazione dal relitto della vettura semipilota, al fine di ostacolare le indagini sull’incidente ferroviario”.

Le accuse sono state negate dagli imputati, che ieri si sono presentati personalmente davanti alla giudice per l’udienza preliminare.

Quel giorno, mercoledì 19 agosto 2020, mancavano pochi minuti a mezzogiorno quando il treno 10776 sulla linea ferroviaria Milano-Lecco è entrato nella stazione di Carnate. Poi lo schianto contro la barriera del binario morto. Un boato e una nuvola di polvere si alzano nell’aria. I primi tre vagoni volano via, si alzano sulla massicciata. I primi due atterrano di traverso sui binari, dopo aver devastato degli orti. Il terzo rimane in bilico a poca distanza da un palazzo.

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