Condannato per omicidio stradale l’automobilista che ha investito e ucciso un anziano a Cologno Monzese. Il tragico incidente è avvenuto il 21 agosto 2020, quando Antonio Leonardo stava attraversando la strada a piedi nella sua città di origine, Crotone. Dopo quasi tre anni, i familiari della vittima hanno finalmente ottenuto un po’ di giustizia. Nell’ultima udienza del processo, tenutasi ieri, l’automobilista responsabile dell’incidente è stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, con la sospensione condizionale.
Antonio Leonardo, ex operaio della Magneti Marelli, aveva mantenuto solidi legami con la sua città natale, dove aveva vissuto per quarant’anni. Ogni estate tornava a Crotone per trascorrere le vacanze. La sera del 21 agosto, l’anziano, che aveva appena compiuto 83 anni, stava attraversando via Miscello Da Ripe, una strada urbana con limite di velocità di 50 chilometri all’ora, per raggiungere l’altro lato della strada in piazzale Nettuno. Non era sulle strisce pedonali, ma questo non ha influenzato la sentenza, dato che non c’erano attraversamenti pedonali entro un raggio di cento metri. L’ingegner Luigi Lopez, consulente tecnico incaricato dal pubblico ministero della Procura di Crotone, ha confermato che non era presente nessun altro attraversamento pedonale.
I familiari della vittima si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., una società specializzata nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, per essere assistiti e ottenere giustizia. Il consulente tecnico di parte per le operazioni peritali è stato l’ingegner Stefano Romano. Secondo la perizia del consulente tecnico, Leonardo stava attraversando la strada da sinistra verso destra e si trovava nella fase finale del suo attraversamento quando è stato investito dalla Toyota Auris guidata dall’imputato. L’automobilista procedeva a una velocità di 52 chilometri all’ora e ha ammesso di non aver visto l’anziano. Non sono state trovate tracce di frenata sull’asfalto né l’automobilista ha compiuto alcuna manovra d’emergenza. L’impatto è stato terribile: il pensionato è stato urtato alla gamba destra, poi caricato sul cofano, ha battuto violentemente la testa sul parabrezza ed è stato sbalzato sull’asfalto. La sentenza parla di “negligenza e imprudenza e nella violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale”.
La figlia Alessandra e i due nipoti di Leonardo sono stati risarciti dalla compagnia di assicurazione della vettura, grazie all’assistenza di Studio3A. Tuttavia, aspettavano anche una risposta in sede penale. Ora, con la condanna dell’automobilista, possono finalmente trovare un po’ di pace.