Un cittadino tunisino, nato nel 1982, è stato arrestato a Monza per gravi reati legati allo spaccio di stupefacenti. L’uomo era arrivato in Italia nel 2015 con un permesso di soggiorno per motivi di lavoro, ma ben presto ha preso una strada diversa. Già nel 2019 era stato denunciato per ricettazione di una bicicletta, reato per il quale era stato condannato a quattro mesi di reclusione e una multa di 200 euro.

Le sue azioni illegali non si sono fermate qui. Nel 2016 è stato denunciato per falsità ideologica, poiché aveva prodotto documenti falsi per ottenere il permesso di soggiorno. Nel 2017 è stato arrestato insieme ad altre due persone per spaccio di stupefacenti, trovati in possesso di 335 grammi di hashish e una somma di denaro di circa 6.500 euro. Nel 2018 è stato nuovamente arrestato dalla Guardia di Finanza di Como in un’operazione di contrasto allo spaccio di droga, insieme ad altri complici.

Nel 2019 è stato arrestato a Savona per possesso di 269 grammi di eroina e 4.950 euro in contanti. Nonostante fosse stato posto agli arresti domiciliari, è stato trovato fuori dalla sua abitazione e denunciato per evasione. Nel 2021 è stato arrestato in Francia in esecuzione di un mandato di cattura emesso nell’ambito dei Paesi Schengen.

Nonostante fosse stato scarcerato giovedì scorso, considerando la sua irregolarità sul territorio e i gravi reati commessi legati allo spaccio di droga, il Questore ha deciso di accompagnarlo e collocarlo nel Cpr di Bari, dove rimarrà fino al suo definitivo allontanamento dal territorio nazionale.

Questo caso dimostra l’importanza di combattere il fenomeno dello spaccio di stupefacenti e di perseguire i responsabili con rigore. La polizia continua a lavorare per garantire la sicurezza e la legalità sul nostro territorio, anche attraverso la collaborazione internazionale.

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