Un cittadino marocchino, irregolare in Italia, si è ritrovato nei guai dopo aver denunciato il furto dello zainetto dal furgone di lavoro. Nonostante fosse vittima di un crimine, è stato considerato “socialmente pericoloso” e accompagnato al Cpr di Roma per l’espulsione.

L’uomo è stato portato all’Ufficio Immigrazione dalla Polizia Stradale di Seriate, chiamata in seguito a un furto avvenuto all’interno del mezzo di una ditta. Lui e il suo collega albanese hanno segnalato il vetro rotto e la scomparsa degli attrezzi. Dal furgone è stato rubato anche lo zaino del marocchino, contenente i suoi documenti.

Durante i controlli, è emerso che il cittadino albanese era regolare in Italia, mentre il marocchino aveva numerosi precedenti penali. Nel corso del 2019, era stato arrestato più volte per spaccio di droga e sottoposto a custodia cautelare in carcere. Nel 2020, era stato condannato a 3 anni di reclusione, una multa di 13.000 euro, all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e all’espulsione dal territorio italiano come misura di sicurezza, previo accertamento della sua pericolosità sociale da parte del Tribunale di Sorveglianza.

Nel 2022, l’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Padova aveva ancora dichiarato la sua pericolosità sociale, dopo che l’uomo aveva rifiutato di partecipare a un percorso formativo professionale.

Di conseguenza, il Questore della provincia di Padova aveva revocato il suo permesso di soggiorno e il Questore della provincia di Monza e della Brianza aveva eseguito la sua espulsione.

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