Un alpinista residente a Verona è stato soccorso nella notte sotto Punta Linke nel gruppo dell’Ortles Cevedale (Pejo), a una quota di circa 3.400 metri sul livello del mare. L’uomo, accompagnato da un’altra persona, ha chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 20.30 di ieri, domenica 16 luglio, perché, esausto, non era più in grado di continuare autonomamente verso il rifugio Mantova al Vioz, situato a 3.535 metri di quota.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza, insieme al Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha richiesto l’intervento di un elicottero abilitato per il volo notturno, mentre gli operatori della Stazione di Peio si sono diretti sulla piazzola. Nel frattempo, il gestore del rifugio Mantova al Vioz, membro della Stazione di Peio del Soccorso Alpino, insieme ad altre due guide alpine presenti casualmente al rifugio, si sono messi in cammino in attesa dell’arrivo dell’elicottero, che era impegnato in un’altra operazione.

I soccorritori hanno raggiunto gli alpinisti poco prima delle 22, cercando di riportarli al rifugio senza successo a causa della grande stanchezza dell’uomo. Nel frattempo, l’elicottero è arrivato a Peio, ha fatto scendere l’equipe medica, è risalito in quota e ha tentato numerose avvicinamenti a Punta Linke, senza successo a causa delle forti raffiche di vento. Anche il tentativo di trasportare altri operatori del Soccorso Alpino della Stazione di Peio in quota, facendoli scendere sulla piazzola del rifugio Mantova al Vioz, è fallito per le stesse ragioni. L’elicottero è quindi tornato in valle, mentre i soccorritori, insieme ai due alpinisti, hanno raggiunto il rifugio poco prima dell’una di notte.

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