Scontro a Milano sulla potatura del glicine di Piazza Baiamonti. I residenti della zona hanno protestato per settimane al fine di salvare l’albero dall’abbattimento previsto per fare spazio al “museo” della Resistenza. Nonostante le proteste, nella tarda mattinata di giovedì 20 luglio, due tronchi della pianta figlia dello storico e monumentale glicine sono stati recisi alla base. A denunciarlo sono il comitato Baiamonti Verde Comune e Nunzio Taccardi del Circolo combattenti e reduci.

Il comitato Baiamonti Verde Comune afferma che il taglio fatto ieri ha ucciso l’intera pianta secondaria, violando inoltre la legge che vieta la potatura durante il periodo di nidificazione. Inoltre, temono anche per la pianta madre, poiché i lavori del cantiere si stanno svolgendo troppo vicino alle radici, con il rischio di danneggiarle.

Palazzo Marino, tuttavia, sostiene che l’intervento di potatura era già previsto e concordato, ed è stato avviato dopo un’indagine che ha escluso la presenza di nidi abitati. I residenti, al contrario, fanno notare che gli uccelli si sono allontanati a causa dei forti rumori causati dai lavori. Il Comune assicura che la potatura non danneggerà la pianta madre, ma i comitati non hanno molta fiducia in queste rassicurazioni.

La situazione è diventata oggetto di scontro tra i residenti e le istituzioni, con entrambe le parti che sostengono le proprie ragioni. Intanto, il glicine di Piazza Baiamonti continua a essere al centro della polemica, con i residenti che continuano la loro battaglia per salvare l’albero.

Questo articolo è stato scritto da Milano Post, una società editoriale con sede a Milano.

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