Danni e devastazione: il bilancio del nubifragio a Brescia

Nonostante il ritorno del sole e del caldo a Brescia, i danni lasciati dal nubifragio dello scorso venerdì sono ancora evidenti. Mentre i soccorsi si impegnano nello sgombero delle strade ancora bloccate dagli alberi sradicati dalla tempesta, si fanno i primi bilanci. Secondo Coldiretti, la devastazione causata dal vento e dalla grandine costerà all’agricoltura diversi milioni di euro.

Le coltivazioni sono state colpite duramente dalla grandine, che ha distrutto intere colture e causato danni irreversibili alle piantagioni. Solo le piante protette dalle reti sono riuscite a sopravvivere. Oltre alla perdita dei raccolti, anche le strutture agricole dovranno essere riparate: i tetti degli edifici divelti, le coperture delle serre spazzate via dal vento, i danni agli impianti biogas e alle stalle. Fortunatamente, non ci sono stati problemi riguardanti gli animali.

I vigili del fuoco sono intervenuti fin dalla mattina di venerdì e hanno lavorato per tutta la giornata di ieri. Sono stati oltre 250 gli interventi, di cui 80 per alberi pericolanti, 33 per dissesti e 30 per allagamenti. È stata necessaria anche l’intervento di una colonna mobile dal Piemonte per supportare le forze bresciane. Secondo il delegato provinciale alla Protezione civile, il peggio è ormai passato e ci si aspetta una domenica tranquilla. Le principali vie del traffico sono state liberate, ma si sta ancora lavorando per sgomberare le strade secondarie e liberare le cantine allagate.

Per avere un quadro completo dei danni alle infrastrutture, bisognerà attendere almeno fino a domani, quando i sindaci completeranno i sopralluoghi e invieranno alla Regione le schede di rendicontazione. Non si sa ancora quando riaprirà la ciclabile del Mella, chiusa dalla Polizia locale per metterla in sicurezza e tagliare i tronchi pericolanti. La strada provinciale 45 bis nel tratto tra San Zeno e Poncarale rimane a senso unico alternato.

Anche a Montichiari si è lavorato per mettere in sicurezza il territorio dai danni del maltempo. Sono stati lesionati o fatti crollare diversi alberi di grandi dimensioni, causando disagi alla viabilità, all’elettricità e alla pubblica incolumità. Sono state danneggiate anche automobili e sono caduti pali della corrente e delle linee telefoniche. Il sindaco sta gradualmente liberando le aree dagli alberi caduti, dando priorità al ripristino della circolazione e alla messa in sicurezza.

Anche a Rezzato si segnalano danni, come la copertura volata via dal palazzetto di basket e l’infiltrazione d’acqua nel Museo Lechi. A Castenedolo, i danni includono la caduta di cipressi che hanno reso inagibile il cimitero, il distacco della copertura del cinema Ideal, la distruzione degli orti sociali e degli spazi di Campo Nug, oltre allo sradicamento di centinaia di alberi. Il Municipio ha invitato i cittadini a compilare un modulo per quantificare i danni subiti e richiedere possibili contributi per lo stato di calamità.

I danni causati dal nubifragio sono evidenti in tutta la provincia di Brescia. Sarà necessario del tempo per ripristinare completamente le infrastrutture e le colture danneggiate, ma l’impegno per superare questa emergenza non manca.

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