Due giovani studenti quattordicenni sono stati deferiti in stato di libertà dalla Polizia di Stato di Gallarate alla Procura della Repubblica per i Minorenni di Milano. I ragazzi sono stati accusati di apologia al fascismo e imbrattamento aggravato per aver realizzato scritte e disegni con simboli nazifascisti sugli edifici scolastici “Majno” e “Gerolamo da Cardano” di Gallarate.

La ricostruzione degli eventi è stata possibile grazie alla collaborazione degli istituti scolastici e dei genitori dei giovani, che hanno immediatamente affrontato le responsabilità dei propri figli. Convocati dai dirigenti scolastici, i ragazzi hanno ammesso l’accusa senza però fornire una motivazione plausibile per il loro gesto. Si sono mostrati pentiti e hanno collaborato, insieme alle loro famiglie, nella cancellazione e pulizia dei muri delle due scuole.

È importante sottolineare l’importanza della collaborazione tra scuola e famiglie nel gestire situazioni delicate come questa. Grazie alla pronta reazione degli istituti scolastici e dei genitori, è stato possibile affrontare il problema in modo tempestivo e responsabile.

L’apologia al fascismo è un reato grave, che non deve essere sottovalutato. Questo tipo di gesti non solo offende la memoria delle vittime del nazifascismo, ma alimenta anche l’odio e la discriminazione. È fondamentale educare i giovani al rispetto delle diversità e alla consapevolezza dei valori democratici, per evitare che episodi simili si ripetano in futuro.

È auspicabile che i ragazzi coinvolti in questa vicenda possano trarre insegnamento da quanto accaduto e riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni. La giustizia dovrà fare il suo corso, ma è fondamentale anche offrire a questi giovani l’opportunità di un percorso educativo che li aiuti a comprendere l’importanza della tolleranza e della convivenza pacifica.

In conclusione, l’episodio di apologia al fascismo e imbrattamento aggravato avvenuto nelle scuole di Gallarate richiama l’attenzione sulla necessità di un impegno costante nell’educazione dei giovani. Solo attraverso la promozione dei valori di rispetto, tolleranza e uguaglianza si potrà costruire una società più giusta e pacifica.

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