Divieto di accesso alle manifestazioni sportive per i responsabili dell’invasione del campo del Rigamonti il 1° giugno scorso.

Il questore di Brescia ha emesso un divieto di accesso alle manifestazioni sportive per coloro che hanno creato disordini invadendo il campo del Rigamonti il 1° giugno scorso. In totale sono stati 75 i divieti di accesso emessi, di cui 25 aggravati con obbligo di firma per cinque anni. Il questore, Eugenio Rodolfo Spina, ha sottolineato che lo Stato è presente e pronto a chiamare i singoli a rispondere dei comportamenti illeciti, sottolineando che si tratta di un lavoro investigativo necessario per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire episodi simili in futuro.

Questa misura impone il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, compresi gli allenamenti di qualsiasi livello agonistico, professionistico, dilettantistico e amichevole. È vietato anche frequentare le aree limitrofe agli impianti sportivi e i luoghi interessati dai tifosi, sia nelle fasi antecedenti che successive agli eventi sportivi. Inoltre, è obbligatorio recarsi presso gli uffici di polizia prima, durante e dopo ogni manifestazione.

Questa decisione è stata presa per garantire la sicurezza e prevenire futuri episodi di violenza durante le manifestazioni sportive. Il questore ha sottolineato l’importanza di questo lavoro investigativo per proteggere i feriti e la città stessa, affinché situazioni del genere non si ripetano. È fondamentale che i responsabili dei disordini siano chiamati a rispondere delle loro azioni illecite e che venga garantita la sicurezza di tutti i partecipanti agli eventi sportivi.

È importante che i cittadini rispettino queste misure e che si impegnino a mantenere un comportamento corretto durante le manifestazioni sportive. Solo così sarà possibile godere appieno dello sport e vivere momenti di divertimento e competizione in sicurezza. La collaborazione di tutti è fondamentale per garantire un ambiente sereno e pacifico durante gli eventi sportivi.

Articolo precedenteLa fuga del bovino che ha seminato il panico a Preseglie
Articolo successivoIl nuovo sistema di videosorveglianza per proteggere il ciclodromo di Gussago

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui