La visita all’istituto di pena di Brescia da parte di avvocati, politici e rappresentanti dell’associazione “Nessuno tocchi Caino” ha ribadito il primato negativo di Canton Mombello, ora chiamato “Nerio Fischione”. Durante la conferenza organizzata dalla Camera penale della Lombardia orientale “Giuseppe Frigo”, dall’Ordine degli avvocati di Brescia e da “Nessuno tocchi Caino”, è emersa la sensazione di impotenza di fronte al degrado della struttura penitenziaria che dovrebbe invece riabilitare. Sono stati evidenziati i problemi legati alla sovraffollamento, alla mancanza di risorse e alla presenza di giovani detenuti, spesso coinvolti nel traffico di droga. Sono stati sottolineati anche i problemi legati alla tossicodipendenza, che affligge la maggior parte della popolazione carceraria. I partecipanti alla conferenza hanno espresso la necessità di trovare soluzioni alternative al carcere, che favoriscano la reintegrazione sociale dei detenuti. Sono stati forniti dati preoccupanti riguardo all’uso di droghe all’interno del carcere, con un aumento degli utilizzatori di cocaina e cannabinoidi. Gli intervenuti hanno sottolineato la vergogna che rappresenta la situazione del carcere di Brescia e la necessità di investire risorse e attenzione nella prevenzione e nella tutela dei diritti dei detenuti. Si è evidenziato anche il fatto che il sistema carcerario attuale non favorisce la riduzione della recidiva, ma anzi la alimenta.