I primi dati relativi al crollo del grosso ramo di ippocastano fuori dalla chiesa di San Pietro a Luino sono stati raccolti nella mattinata di oggi. Questo incidente, avvenuto il 26 giugno scorso, ha causato il ferimento di diverse persone ed è attualmente oggetto di un’indagine per lesioni colpose nei confronti di due dipendenti comunali. I team di lavoro delle parti coinvolte negli accertamenti disposti dalla Procura di Varese hanno preso visione dello stato dei luoghi. Gli avvocati delle persone che hanno subito danni a causa del crollo del ramo erano presenti, insieme agli avvocati dei due indagati e ai carabinieri di Luino.
L’avvocato Pizzi ha commentato i primi rilievi, sottolineando che le analisi scientifiche sono necessarie per comprendere le cause del crollo e se poteva essere evitato. Saranno inoltre esaminate le modalità di manutenzione della pianta. Sono stati evidenziati segni di potatura risalenti ai decenni scorsi sulle parti rimanenti dell’ippocastano. Saranno raccolti documenti sulle procedure di manutenzione stabilite dal Comune e tracce di trattamenti recenti per proteggere la pianta dalle malattie.
Gli esperti presenti hanno concordato che l’alterazione dello stato dei luoghi influisca sulla loro capacità di giudizio. I vigili del fuoco avevano eseguito un intervento di sgombero per motivi di sicurezza in accordo con la Procura. I periti torneranno davanti alla chiesa di San Pietro per eseguire una sorta di “autopsia” sugli resti dell’ippocastano, che verrà tagliato a pezzi per poter esplorare la cavità. La data di questa fase successiva sarà concordata con la Procura. La facciata della chiesa porta ancora i segni del crollo del ramo.

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