In carcere un uomo di 38 anni è stato arrestato dai carabinieri di Mozzate, in seguito all’esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dalla procura di Como. L’uomo è accusato di vari reati, tra cui l’allontanamento forzato del marito dalla casa familiare e la corruzione di minorenne. Quest’ultima accusa è particolarmente scioccante, poiché consiste nel costringere un minore, nel caso specifico la figlia della coppia, ad assistere ad atti sessuali violenti compiuti dal marito nei confronti della moglie. La violenza sessuale non si fermava nemmeno di fronte alla presenza della bambina e nonostante le suppliche della moglie. Oltre agli abusi sessuali, la vittima ha denunciato anche maltrattamenti in famiglia.

La storia degli abusi è avvenuta in un comune della Bassa Comasca ed è stata seguita dai carabinieri di Mozzate, che hanno raccolto la denuncia querela della moglie nel dicembre del 2022. Il marito è stato allontanato dalla casa familiare con l’obbligo di non avvicinarsi alle persone offese, in attesa che le indagini possano proseguire. Gli abusi, secondo quanto riferito, sarebbero iniziati sin dal trasferimento della coppia in Italia e si sarebbero protratti senza interruzione. La vita coniugale era caratterizzata dalla violenza fisica, con schiaffi, strangolamenti, minacce di morte e calci al volto, anche quando i figli cercavano di intervenire. Si verificavano anche scene di gelosia e oggetti rotti in casa. Tuttavia, il culmine della violenza era rappresentato dagli abusi sessuali subiti dalla moglie, costretta a rapporti non consensuali e addirittura compiuti di fronte alla loro figlia.

I carabinieri hanno raccolto tutte queste informazioni per dar vita all’ordine di custodia cautelare, che è stato eseguito di recente. Ora si attende di sentire la versione dell’indagato per completare le indagini.

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