INSUFFICIENZA VENOSA: COME PREVENIRE E AFFRONTARE IL PROBLEMA DURANTE L’ESTATE

Durante la stagione estiva, le vene varicose possono diventare più evidenti a causa delle alte temperature che causano una dilatazione delle vene superficiali, portando a un aumento del ristagno di sangue nelle gambe e quindi ai sintomi come gonfiore e pesantezza. Abbiamo parlato di salute delle vene in estate con il dottor Giovanni Esposito, responsabile della Chirurgia Vascolare di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Il dottor Esposito, quali sono i segnali di allarme che indicano che qualcosa non va nelle nostre vene? “I sintomi dell’insufficienza venosa cronica sono vari: gambe gonfie, stanche o pesanti alla fine della giornata, dolori localizzati agli arti inferiori e una sensazione di inquietudine durante il riposo notturno conosciuta come “sindrome delle gambe senza riposo”. Nei casi più avanzati, le vene varicose dilatate sono visibili sulle gambe, che possono rappresentare solo un problema estetico all’inizio, ma che possono evolvere e segnalare problemi venosi di varia natura, come le vene varicose tronculari, che causano la formazione di tromboflebiti con il sangue che si coagula all’interno del vaso o ulcere venose”.

Se si soffre di vene varicose, quali sono i consigli da seguire durante l’estate? “È bene evitare di esporre le gambe a temperature troppo calde e al sole diretto. Le passeggiate in acqua, come camminare sulla battigia, sono benefiche per chi ha vene varicose, ma anche per chi soffre di insufficienza venosa lieve, grazie al massaggio fresco, leggero e continuo che le onde fanno alle gambe. Consiglio il nuoto e le passeggiate, anche in montagna, mentre è meglio evitare la bicicletta perché stimola maggiormente i muscoli delle cosce e meno dei polpacci, ottenendo minori benefici sulla circolazione venosa. È importante indossare scarpe comode e evitare di indossare vestiti troppo stretti, specialmente pantaloni”.

Durante l’estate aumentano i viaggi, soprattutto in aereo. Dobbiamo prestare attenzione se abbiamo una circolazione venosa “cattiva”? “Sì, perché i viaggi in aereo, sia lunghi che brevi, comportano una posizione scomoda per le gambe, soprattutto se non si viaggia in “Business”. Infatti, si parla della “sindrome della classe economica”: le gambe sono tenute piegate e strette per un periodo più o meno lungo, riducendo il ritorno venoso e causando gonfiore e dolori localizzati. In pazienti predisposti, si favorisce la formazione di trombosi venose”.

Come possiamo prevenire le trombosi venose? “Il consiglio è fare movimenti di flessione ed estensione del piede (tenendo il tallone fermo e muovendo la pianta del piede su e giù), in modo da attivare il muscolo del polpaccio, considerato la pompa muscolare del nostro corpo, che aiuta il sangue a superare la forza di gravità e favorisce un corretto ritorno venoso. Anche le passeggiate in cabina sono consigliate e, in caso di vene varicose avanzate, è consigliabile utilizzare calze elastiche preventive (70-140 denari) o terapeutiche a seconda del grado di disturbo”.

Creme e integratori sono utili? “Le creme e gli integratori non curano l’insufficienza venosa, che purtroppo non ha una cura definitiva, ad eccezione delle vene varicose che possono essere trattate chirurgicamente. Tuttavia, i farmaci venotropi in commercio possono aiutare a ridurre i sintomi e la progressione della malattia verso stadi più avanzati, così come le creme, ma è consigliabile controllare gli ingredienti attivi. È preferibile che siano a base di principi naturali come mirtillo, centella asiatica, vite rossa e ippocastano, che stimolano il microcircolo e migliorano il trofismo venoso. Gli integratori a base degli stessi principi naturali possono essere di aiuto. Inoltre, consiglio di seguire un’alimentazione ricca di vitamine e bioflavonoidi con azione antiossidante, che preservano l’integrità dei vasi sanguigni”.

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