L’associazione del Centro anziani di Codogno si trova in una situazione difficile a causa di un debito di 17mila euro per l’affitto non pagato. Dopo la scomparsa del presidente Giovanni Cavenaghi, i suoi eredi si sono trovati a dover affrontare questa situazione e hanno lanciato un appello affinché nuovi soci subentrino e il servizio possa ripartire.

Tuttavia, l’associazione non era una persona giuridica e il contratto era stato stipulato personalmente da Cavenaghi con il Comune. Inoltre, la chiusura del Centro a causa del Covid e la carenza di partecipanti alle attività hanno reso la situazione ancora più complicata.

Gli eredi si sono trovati a dover affrontare quattro anni di affitti insoluti, di cui non erano nemmeno a conoscenza. Quando il Comune ha chiesto la restituzione delle chiavi, l’assessore Elena Ardemagni ha firmato una ricevuta per la ricezione e ha specificato che all’interno c’erano oggetti appartenenti ai soci.

Gli eredi si sono impegnati a fornire i documenti del Centro, ma nessuno ha parlato loro dei debiti di affitto mancanti. Ora hanno due mesi per saldare il debito, altrimenti verranno avviati i procedimenti per il recupero del credito.

Mattia Cavenaghi, uno degli eredi, si chiede perché il Comune non chieda i soldi agli utenti del Centro anziani anziché agli eredi. Egli afferma che suo padre aveva inviato una lettera al Comune in cui spiegava che il Centro era chiuso per motivi legati al Covid e si offriva di gestire i locali e il materiale.

L’assessore Ardemagni risponde che il Comune ha verificato la situazione del Centro e gli eventuali co-responsabili. Al momento della consegna delle chiavi, non sono stati trovati i libri sociali. Tuttavia, Ardemagni specifica che non spetta agli amministratori stralciare i debiti, in quanto ciò sarebbe un danno per l’erario. Inoltre, non è compito del Comune sciogliere un’associazione autonomamente costituita e al momento non risultano documenti prodotti in risposta alla comunicazione inviata dagli uffici da parte di Mattia Cavenaghi.

La situazione del Centro anziani di Codogno è quindi ancora aperta e gli eredi si trovano a dover affrontare questa difficile situazione economica.

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