Centinaia di palloncini rosa e bianchi sono stati rilasciati in aria mentre il feretro di Sofia Castelli, la giovane di 20 anni uccisa una settimana fa dal suo ex fidanzato, usciva dalla chiesa di San Giuliano a Cologno Monzese, in provincia di Milano, dove si sono svolti i suoi funerali. La scena è stata accolta dagli applausi commossi di amici e parenti presenti. Subito dopo, dagli altoparlanti è risuonata la canzone “Cenere” di Lazza, creando un’atmosfera ancora più toccante.

Prima del trasferimento al cimitero, i familiari hanno abbracciato la bara nel silenzio della piazza, che era gremita di amici di Sofia e dei cittadini di Cologno. È stata una scena intensa e struggente, che ha lasciato tutti senza parole. Durante l’omelia, don Andrea ha pronunciato delle parole di conforto: “Si è fatto crudelmente buio nella vita di Sofia e della sua famiglia. Dove l’estate e il sole dei suoi 20 anni avrebbero dovuto brillare, si è fatto buio. In questi momenti, le parole non servono. Dobbiamo respingere la rabbia e il rancore, puntando invece su amori puri e mai possessivi. Solo così l’alba tornerà a splendere”.

È un momento di grande dolore per la famiglia di Sofia e per tutta la comunità di Cologno Monzese, che ha dimostrato il proprio affetto e solidarietà partecipando numerosa ai funerali. La morte di Sofia ha scosso profondamente tutti, mettendo in luce ancora una volta il problema della violenza di genere. È importante che eventi come questi non vengano dimenticati e che si continui a lottare per la tutela dei diritti delle donne e per la prevenzione di simili tragedie.

Sofia era una giovane piena di vita, con un futuro promettente davanti a sé. È un’ingiustizia enorme che le sia stata strappata la vita in un modo così brutale. Ora è compito di tutti noi onorare la sua memoria, ricordando il suo sorriso contagioso e la sua dolcezza. Dobbiamo impegnarci affinché nessun’altra ragazza debba subire una simile violenza e affinché si crei una società più giusta e rispettosa verso le donne.

I funerali di Sofia Castelli sono stati un momento di commozione e di riflessione, che ci spinge a chiederci cosa possiamo fare per evitare che tragedie come queste si ripetano. È necessario educare le nuove generazioni al rispetto reciproco e alla consapevolezza dei propri diritti. Solo così potremo sperare di costruire un mondo migliore, in cui ogni donna possa vivere libera da violenze e paure. Sofia resterà sempre nei nostri cuori e la sua memoria ci spronerà a lottare per un futuro migliore.

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