Il Terzo Paradiso di Pistoletto, un’opera che ha suscitato molte discussioni, ha trovato una strana risposta nella Valcamonica. Durante la notte in cui Pistoletto illuminava Montisola, è apparso un monolito fallico chiamato Pistolotto. Questa mastodontica opera è stata però censurata e rimossa dal Comune poco dopo la sua installazione.

L’autore dell’opera, Stefano Mendeni, considera il suo pene di neon una provocazione nei confronti del maestro. Secondo lui, l’opera di Pistoletto è noiosa e le ballerine luminose di Angelo Bonello sono solo stereotipi femminili. Il Pistolotto, invece, rappresenta una ribellione alla società fallocratica e all’estetica vuota. Mendeni precisa che il suo pene luminoso non ha allusioni pornografiche, ma è un simbolo casto.

Mendeni ha installato il suo membro luminoso senza autorizzazione, perché voleva che fosse un segno precario e temporaneo. Non aveva intenzione di lasciarlo nel bosco per sempre. Dopo che l’opera è stata rimossa, Mendeni si è chiesto dove sia finita e si è scusato con gli operai che sono stati incaricati di rimuoverla. Ha anche spiegato al Comune che la sua opera ha suscitato ilarità e riflessioni tra molti artisti indipendenti.

La censura ha infastidito Mendeni, che considera il pene un simbolo presente in diversi ambiti della vita umana. Ha ispirato grattacieli e ha decorato muri e templi. Mendeni ha recuperato i pezzi del Pistolotto e sta valutando se, dove e quando rimontarlo. Nonostante la censura, continuerà a seguire il suo istinto provocatorio e parteciperà alla mostra mercato di Bienno.

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