Furto da commando alla stazione di servizio «Q8»: rubata la cassaforte

Un vero e proprio assalto è stato messo a segno nelle prime ore di mercoledì scorso da una banda di malviventi alla stazione di servizio «Q8» lungo la Statale 36 in direzione di Milano. Con un’azione da commando, tre individui con il volto completamente travisato sono entrati in azione nel cuore della notte passando dalla parte retrostante delle pompe di benzina e gasolio.

Il loro obiettivo era il locale caffetteria all’interno, dove sono riusciti ad entrare forzando la saracinesca a protezione dopo aver tagliato i fili dell’impianto elettrico. Successivamente, si sono diretti senza indugio alla pesante cassaforte, che hanno smurato e caricato a braccia su un carrellino da cantiere prima di darsi alla fuga.

Prima di iniziare l’azione, i malviventi hanno tagliato alcune piante di alto fusto nella zona, utilizzando una grossa sega, per poi posizionare i tronchi nei varchi di entrata e uscita come barriere per impedire l’accesso di veicoli e mezzi al piazzale dell’area di servizio durante il furto.

“Un’azione rapidissima”, hanno confermato i titolari della caffetteria dell’area Q8. “È stata un’azione rapidissima da quanto abbiamo potuto constatare visionando successivamente i filmati che sono stati consegnati alle forze dell’ordine per le indagini. Pochi minuti, insomma, ma sufficienti per riuscire nel loro intento”.

Si tratta di un colpo evidentemente ben studiato e altrettanto ben pianificato, secondo un modus operandi classico delle bande di malviventi specializzate in questo tipo di assalti ai distributori. Gli agenti della Polizia stradale intervenuti sul posto per i rilievi, insieme agli addetti della vigilanza privata richiamati dall’allarme che è entrato regolarmente in funzione intorno alle 2, hanno confermato questa ipotesi ai titolari della stazione di servizio.

Al momento dell’arrivo delle autorità, però, i tre ladri erano già spariti. Si pensa che la banda si sia dileguata percorrendo sempre la parte retrostante dell’area di servizio, attraversando i campi, fino a raggiungere probabilmente un mezzo e forse un complice che li attendeva a distanza per caricare la cassaforte e fuggire.

Al momento, non è ancora stato quantificato l’ammontare del bottino contenuto nella cassaforte, che è stata letteralmente smurata a colpi di piccone dalla parete in un tempo record.

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