L’obiettivo del progetto “Caigua” è quello di studiare e coltivare delle verdure “miracolose” che potrebbero essere ottime per la salute. Questo progetto, curato dall’università degli studi di Milano-Unimont e dall’Azienda Agricola “Il castagneto” di Piancamuno, si concentra sulla coltivazione della Caigua, una specie di cetriolo, nella zona di Valcamonica.

Nelle scorse settimane sono stati avviati i primi campi sperimentali nel comune di Darfo Boario Terme, con l’intento di individuare le diverse caratteristiche morfologiche e di crescita delle varietà di Caigua presenti. L’obiettivo è capire come questa varietà si sia adattata all’ambiente delle Alpi italiane. Nei prossimi mesi, i campi saranno monitorati per comprendere quali siano le tecniche di coltivazione più efficaci dal punto di vista produttivo.

Inoltre, saranno prelevati campioni e prodotti degli estratti di Caigua, i quali saranno analizzati presso il Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Università di Siena, che è un partner del progetto. Questa analisi permetterà di valutare la bioattività della Caigua e fornire delle linee guida alle aziende agricole locali per la creazione di una filiera agroalimentare e/o erboristico-medicinale che contribuisca al mantenimento dell’agro-biodiversità.

La Caigua, conosciuta anche come “Ciuenlai”, è una pianta originaria delle zone montane del meso-sud America, ed è coltivata nella Valcamonica da oltre 50 anni. Ha un aspetto simile a quello di un cetriolo e viene comunemente consumata come verdura fresca. Tuttavia, gli studiosi stanno cercando di scoprire se la Caigua possieda proprietà terapeutiche, come ad esempio le proprietà antinfiammatorie e la capacità di ridurre i livelli glicemici nel sangue.

Questo progetto di ricerca è molto interessante e potrebbe portare a importanti scoperte nel campo della salute e dell’agricoltura. Speriamo che le verdure “miracolose” coltivate a Valcamonica possano contribuire al benessere delle persone e alla salvaguardia dell’agro-biodiversità.

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