I pericoli dei funghi velenosi: attenzione alla raccolta e al consumo

Ogni anno in Italia si verificano numerosi casi di avvelenamento da funghi, spesso a causa della loro natura ingannevole. Anche nelle campagne italiane sono presenti alcune specie di funghi velenosi, che possono essere potenzialmente mortali e causare intossicazioni. Per questo motivo, è fondamentale rivolgersi a esperti per riconoscere i funghi pericolosi da quelli commestibili, ottenere informazioni corrette sull’utilizzo corretto e prevenire qualsiasi rischio.

La regola principale per la raccolta dei funghi è quella di raccogliere solo quelli che si conoscono bene. Tuttavia, prima di consumarli, è consigliabile rivolgersi all’Ispettorato per ottenere conferma sulla loro natura e ricevere informazioni sulle precauzioni da adottare durante la preparazione, la cottura e il consumo. Ciò che spesso viene sottovalutato è che anche i funghi considerati commestibili possono essere dannosi se non vengono trattati correttamente. Ad esempio, l’armillaria mellea, comunemente conosciuto come chiodino, dovrebbe essere consumato evitando gli esemplari vecchi, eliminando il gambo, facendo una pre-bollitura di almeno 15 minuti e successivamente cuocendolo per almeno 30 minuti. Allo stesso modo, l’agrocybe aegerita, noto come pioppino, richiede l’eliminazione del gambo prima di essere cotto per almeno 30 minuti.

Un altro aspetto importante evidenziato dal dottor Nodari è il rispetto dell’ambiente durante la raccolta dei funghi. È essenziale raccoglierli con cura, evitando di danneggiare l’ecosistema. La raccolta dovrebbe essere effettuata esclusivamente a mano, senza l’uso di attrezzi, e si dovrebbero cogliere solo i funghi maturi che hanno rilasciato le spore nel terreno, in modo da garantire la riproduzione. Per lo stesso motivo, i funghi non dovrebbero mai essere strappati, ma ruotati delicatamente per non danneggiare il micelio. È obbligatorio utilizzare contenitori rigidi, come un cestino, per preservare l’integrità dei funghi e favorire la dispersione delle spore durante il trasporto. È vietato l’uso di sacchetti di plastica, poiché accelerano la decomposizione dei funghi.

Il Servizio di Ispettorato Micologico dell’ATS della Val Padana, presente nelle sedi di Cremona, Crema, Mantova e Guidizzolo, offre consulenze gratuite per il controllo dei funghi raccolti dai privati. È possibile prenotare un appuntamento durante gli orari d’ufficio tutto l’anno. Durante il periodo di maggior raccolta, dal 1° settembre al 30 novembre, è prevista un’apertura dedicata ogni lunedì dalle 14.30 alle 17, senza necessità di prenotazione.

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito web dell’ATS della Val Padana all’indirizzo https://www.ats-valpadana.it/funghi-cosa-bisogna-sapere.

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