Nuovi ritrovamenti archeologici sono emersi dall’area del Castello di Castione, confermando la presenza di un insediamento che si estende dalla tarda età del Bronzo all’età romana. Durante i sondaggi effettuati quest’anno sono stati scoperti un muretto, piani acciottolati, oggetti in ceramica e persino la prima testimonianza dell’uso della scrittura. Il sindaco di Castione, Angelo Migliorati, ha annunciato che partiranno presto gli scavi per approfondire la scoperta.
Gli scavi nella zona del Castello di Castione sono iniziati negli anni ’50, ma sono stati interrotti a causa dei fondi che sono stati dirottati verso le scoperte di Parre. Tuttavia, il sindaco ha sottolineato che ora è arrivato il momento di riprendere i lavori. È stato necessario ottenere il consenso dei proprietari dell’area per iniziare gli scavi, ma l’obiettivo finale è acquisire l’area o raggiungere un accordo con i proprietari.
La responsabile della Soprintendenza di Bergamo e Brescia, Cristina Longhi, ha sottolineato l’importanza del sito del Castello di Castione, che era strategicamente posizionato per i collegamenti e la vicinanza alle fonti minerarie della Presolana. Numerosi ritrovamenti dimostrano che la valle dei Mulini era frequentata fin dall’antichità, mentre in età romana sembra che il centro di insediamento fosse vicino all’attuale centro di Castione. Secondo il ricercatore dell’Università di Pavia, Paolo Rondini, il sito ha avuto due fasi: una durante il tardo Neolitico e la prima Età del Rame, e un’altra dalla fine dell’Età del Bronzo fino alla romanizzazione.
Durante i tre sondaggi esplorativi sono stati trovati i resti di un focolare, piani acciottolati e un muretto che suggerisce la sistemazione a terrazze del declivio. Sono stati scoperti numerosi manufatti in ceramica, come boccali, vasi e scodelle, risalenti al VI-V secolo a.C. Particolarmente significativo è un boccale su cui è scritta una lettera, la più antica testimonianza dell’uso della scrittura in zona. Sono stati trovati anche oggetti da lavoro e resti animali, che indicano il consumo di carne. Un’incrostazione bianca sul fondo di un boccale ha incuriosito gli studiosi, potrebbe essere il segno di una bevanda antica.
I nuovi ritrovamenti archeologici confermano l’importanza storica del Castello di Castione e aprono nuove prospettive per la ricerca e la conoscenza del passato della Valle Seriana. Gli scavi futuri potrebbero portare a ulteriori scoperte e approfondimenti sulla vita e le abitudini delle antiche popolazioni che hanno abitato questa zona.