Un uomo di 102 anni, Armando Gobbato, è deceduto nella notte scorsa a Luino, lasciando un grande vuoto nella comunità locale. Gobbato ha trascorso gran parte della sua vita come membro dell’Arma dei Carabinieri, mantenendo un saldo legame con essa fino all’ultimo giorno.

Originario di Mestrino, in Veneto, Gobbato si trasferì nel Varesotto negli anni ’30 e successivamente a Luino. Nel 1941 si arruolò tra i Carabinieri e prestò servizio prima a Milano e poi al confine tra l’Italia e la Jugoslavia. Rimase in questa zona fino al 1943, quando tornò a Luino dopo un lungo e faticoso viaggio a piedi.

Dopo essere riuscito a sfuggire alla deportazione in Germania da parte dei nazisti, Gobbato continuò a servire attivamente nell’Arma dai tempi della Liberazione fino all’agosto del 1948, quando si congedò. Successivamente, trovò lavoro come addetto alla sicurezza presso la ditta Ratti, mantenendo questa occupazione fino al momento della pensione.

Nel 1951, Gobbato divenne membro dell’Associazione Nazionale Carabinieri e si dedicò con orgoglio alla sezione luinese, ricoprendo i ruoli di consigliere e alfiere per diversi mandati. Inoltre, si dedicò al volontariato, soprattutto presso le scuole elementari di Voldomino.

La notizia della sua morte ha scosso profondamente la comunità di Luino, così come gli attuali e i pensionati dell’Arma dei Carabinieri. Gobbato era un uomo amato e rispettato da tutti per il suo impegno e la sua dedizione alla comunità.

I funerali di Armando Gobbato si terranno mercoledì mattina, il 16 agosto, presso la Chiesa di Santa Maria Assunta a Voldomino, a Luino. Sarà un momento di grande cordoglio e di commiato per un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della sua città e dell’Arma dei Carabinieri.

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