L’alluvione che ha colpito la Valcamonica ha richiamato l’attenzione su Niardo e sui torrenti Re e Corbello, che due anni fa hanno causato ingenti danni e disagi alla popolazione. La linea ferroviaria è stata parzialmente distrutta e ha richiesto un anno di lavori per tornare ad essere operativa. Numerose abitazioni e attività commerciali sono state danneggiate e diverse famiglie sono ancora costrette a vivere lontano dalle loro case.
Di fronte a questa situazione, il presidente della Provincia di Brescia, Emanuele Moraschini, ha deciso di creare un nuovo ufficio per la regimazione idraulica del torrente Re-Corbello. Questo ufficio si occuperà di gestire le funzioni necessarie per affrontare le emergenze causate dagli eventi meteorologici eccezionali che si sono verificati lo scorso luglio nei territori di Ceto, Braone e Niardo.
La Provincia di Brescia, in seguito alla dichiarazione dello Stato di Emergenza da parte del Consiglio dei Ministri, è stata incaricata di attuare una parte degli interventi urgenti previsti dal Piano del Commissario per l’emergenza, Fabrizio Cristalli. Nel corso degli anni, la Provincia ha svolto un ruolo fondamentale nel coordinamento delle attività, stipulando accordi con i vari soggetti del territorio coinvolti nelle operazioni di recupero e svolgendo un’importante funzione di intermediazione con la Regione Lombardia.
L’ufficio per la regimazione idraulica potrà contare sul supporto di diverse professionalità, sia finanziarie che amministrative e tecniche, necessarie per gestire gli interventi. Alberto Bertagna, Consigliere delegato alla Protezione Civile, sottolinea l’importanza di coinvolgere figure professionali specifiche in stretta collaborazione con la componente politica.
L’obiettivo principale di questo nuovo ufficio è quello di prevenire future emergenze e garantire la sicurezza dei cittadini della Valcamonica. Sarà fondamentale lavorare in sinergia con le diverse istituzioni coinvolte per affrontare al meglio le situazioni di emergenza e garantire una pronta risposta alle necessità della popolazione colpita da eventi calamitosi come l’alluvione di due anni fa.